S.I.C. (sito di interesse comunitario) IT5210050 “Valle di Pettino”
Il sito è ubicato a nord-est di Campello sul Clitunno ed interessa i due versanti della valle di Pettino
ed il medio versante della Montagna Campello fin sopra la frazione di Pigge nel comune di Trevi. In tutto il suo confine nord è adiacente al sito Monti Serano-Brunette ed interessa quasi interamente superfici forestali, arrivando a sud a confinare con l’estesa area di oliveti che va da Campello a Trevi. Il perimetro del sito è stato attestato su limiti fisiografici e/o catastali più vicini al perimetro attuale.
S.I.C. (sito di interesse comunitario) IT5210057 “Fosso di Camposolo”
L’area SIC del ‘Fosso di Camposolo’ (estensione 508,59 ettari) è localizzata lungo i versanti dei monti Felcito, Meggiano e Pianciano ed ha come settore centrale il Fosso omonimo che si innesta sulla valle della Spina. Tra gli habitat di interesse comunitario vi sono gli arbusteti a prevalenza di Buxus sempervirens (5110), gli arbusteti a prevalenza di Juniperus communis (5130), i pascoli del Festuco-Brometalia (con orchidee*) (6210) ed i boschi di Fagus sylvatica con Ilex aquifolium (9210). Di notevole interesse la stazione di Bozzo del Fosso di Camposolo, considerata la più importante dell’Italia centrale; si tratta si una specie relitta dell’Era Terziaria che anteriormente alle glaciazioni era distribuita nel piano montano delle catene mediterranee, mentre nel corso delle successive fasi glaciali divenne via via meno frequente fino a conservarsi soltanto in limitate aree. Il sempreverde si ritrova in Umbria associato in particolare ai boschi di Carpino nero: il maggior sviluppo si osserva su versanti freschi con discreta copertura di muschi. Tra la specie faunistiche d maggior rilievo di questa area S.I.C. vi è il Gatto selvatico europeo. Questa specie, presente in Italia in Friuli Venezia Giulia, lungo la penisola dall’Appennino umbro-marchigiano e dalla Maremma toscana fino all’Aspromonte, e in Sicilia, ha un habitat tipico rappresentato in Umbria dai boschi di caducifoglie con presenza di radure e zone rocciose. L’alimentazione è basata sui mammiferi e in particolare sui piccoli roditori. Recenti ricerche condotte proprio nell’area del Fosso Camposolo, hanno consentito fra l’altro di definire l’estensione del territorio di alcuni maschi catturati e dotati di radiocollare: ogni individuo ha frequentato ambiti ben distinti, estesi in media circa 800 ettari, solo di rado parzialmente sovrapposti l’uno all’altro.
Grotta di Pian delle Rotte
Estesa cavità carsica (sviluppo 60 metri, dislivello negativo 12 metri) formata da una serie di cunicoli e sale, scoperta nel 1974 dal G.S. CAI di Perugia in loc. La Ciara. L’esplorazione archeologica della cavità ha portato alla luce livelli di frequentazione antropica, focolari e un corposo nucleo di materiali ceramici ascrivibili all’antica e alla media età del Bronzo (XVIII-XV sec. a.C.), attualmente conservati in parte al Museo Archeologico Nazionale di Spoleto ed in parte presso il Comune di Campello sul Clitunno. L’analisi dei materiali lascerebbe supporre un utilizzo rituale della grotta