Pettino (1074 mt. s.l.m.) è la frazione abitata alla maggiore altitudine del territorio di Campello, lungo lo spartiacque montuoso che separa la Valle Umbra meridionale dalla Valle del Fiume Menotre.
Presenta in cinque agglomerati di case: Colle, Palazzo, Castiglione, Fiorenzuola e Bregnole. A monte del paese è ancora possibile scorgere pochi resti di un antico fortilizio medievale.
Punto d’incontro dei vari abitanti è da sempre la Chiesa dei Santi Quirico e Giuditta in stile romanico con tre altari: quello centrale dedicato ai Santi a cui è intitolata la chiesa, l’altare di sinistra a Sant’Antonio e quello di destra alla Madonna.
Il territorio è zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) per il suo eccezionale valore naturalistico, per la varietà della fauna e una flora che si connota principalmente per la presenza di una estesa lecceta mista con caducifoglie tra le più belle dell’Umbria.
Le montagne intorno a Pettino sono senz’altro le più suggestive e maestose in tutta la zona della valle umbra sud. Luoghi unici per escursioni mozzafiato tra i monti Serano (1426 mt. s.l.m.), Carpegna (1334 mt. s.l.m.) e Vergozze (1331 mt. s.l.m.).
La lepre, il tasso, il cinghiale, l’istrice, la volpe, la martora sono gli animali che popolano queste vette, sorvolate ancora da falchi, poiane e da maestose aquile.
Dal XV sec. è sede dell’Università Agraria di Pettino.
Degustare il tartufo, gli arrosti e la cucina tipica a Pettino è una tappa obbligatoria per ogni visitatore.