Il fiume Clitunno, lungo complessivamente 16 km, si origina nel territorio di Campello sul Clitunno e si sviluppa in quello di Trevi e Bevagna dove confluisce nel Teverone per formare il fiume Timia.
Il Clitunno nasce da ricche essurgenze (le “Fonti”) che affiorano attraverso i depositi della pianura e convogliano in questi luoghi le acque carsiche raccolte nella struttura calcarea del monte Serano.
Le sorgenti del Clitunno hanno complessivamente una portata media annua di circa 1.400 l/sec, con le ‘Fonti’ (circa 1000 l/sec) che alimentano il laghetto omonimo e la sorgente ‘il Tempio’ che contribuisce a rifornire la rete acquedottistica, a servizio di una parte del territorio locale.
Le ‘Fonti’ hanno un carattere solfato-alcalino terroso ed emergono, con una temperatura media di 12°C, ad una quota di circa m 225 s.l.m. Hanno un ritardo di circa sei mesi rispetto alle piogge, a testimoniare l’ampio bacino di alimentazione e la profondità raggiunta nella circolazione idrica sotterranea.
La sorgente de ‘Il Tempio’, localizzata al fianco del Tempietto sul Clitunno, ha acque di tipo bicarbonato-calcico, con residuo fisso minore rispetto a quello delle ‘Fonti’ e una temperatura inferiore di mezzo grado (11,5°C) con un ritardo rispetto alle piogge di circa un mese, a testimoniare la maggiore superficialità della falda, che è difatti influenzata più direttamente dagli eventi meteorici, pluviali e nivali.
Queste differenze indicano chiaramente la loro provenienza da due circuiti idrici sotterranei differenti, con le acque che alimentano le ‘Fonti’ che vanno evidentemente ad interessare anche i livelli evaporitici – Formazione delle Anidriti di Burano – che si trovano alla base della Serie carbonatica Umbro-Marchigiana.
Accanto alle due emergenze principali sono presenti anche tre scaturigini minori, poste a diverse altezze rispetto alla planizie: la sorgente di ‘Sant’Arcangelo’ (m 551 s.l.m.), la sorgente de ‘i Pisciarelli’ (m 837 s.l.m.) e la sorgente di ‘Fontanelle’ (m 1174 s.l.m.).