Il Santuario della Madonna della Bianca fu costruito nel 1516, su decreto del Vescovo di Spoleto Monsignor Francesco Eroli. Nella delibera si fa riferimento a una cappella già eretta nello stesso sito nel 1514, per celebrare un’immagine della Madonna col Bambino in grembo a cui venivano attribuite manifestazioni miracolose. Il Santuario nacque, in verità, per volontà popolare e impegno civico piuttosto che per prescrizione curiale. È anche per questo che fu realizzato con materiali poveri, grazie alle offerte popolari.
Inizialmente la chiesa si chiamò Madonna del Soccorso, poi Madonna della Misericordia e infine Madonna Bianca, per il colore bianco della carnagione di Maria e per distinguerla da La Bruna (presso il comune di Castel Ritaldi) e da La Rossa (Santa Maria in Pietrarossa a Trevi). Il portale della facciata in pietra fu realizzato nel 1521 dal mastro Cione di Mastro Taddeo da Como. La chiesa ha pianta a croce latina ed è sormontata da una cupola. La torre campanaria fu aggiunta nel 1617. L’architetto Giuseppe Valadier fornì i disegni dell’altare maggiore, di quelli minori laterali e degli stucchi che adornano l’interno, sovrapponendo elementi del nascente gusto neoclassico a quelli rinascimentali. La facciata della chiesa, a due spioventi, è di semplice struttura, partita verticalmente da quattro esili lesene in cotto che terminano in un cornicione dentellato, che corona il sottotetto in tutta la sua estensione. Il portale è sormontato da un finestrone circolare.
All’interno della chiesa si conserva, nel catino absidale, un grande affresco di Fabio Angelucci da Mevale di Visso, databile intorno al 1574. Vi è raffigurata l’Incoronazione della Vergine, con personaggi del Vecchio e Nuovo Testamento.
Lo Spagna è autore dei due dipinti (Annunciazione e Natività) più preziosi presenti all’interno dell’edificio. Essi erano collocati ai lati dell’altare ma vennero distaccati nel XVIII sec. e ricollocati in sacrestia. Negli altari laterali vi sono belle tele del XVI – XVII sec.